Il calcolo della probabilità
La probabilità è la
“condizione di un fatto o di un evento che si ritiene possa accadere”[1]. L’analisi
posta in essere in questa sede mira a fornire al lettore tutti gli strumenti
utili per scommettere con l’ausilio di un metodo scientifico.
Infatti, è necessario abbandonare i classici riti pagani ai quali siamo
tristemente abituati e direzionare il nostro focus su una scommessa datata di ratio.
La probabilità si
occupa di analizzare e spiegare eventi generati all’interno di esperimenti
probabilistici. Le caratteristiche di un evento probabilistico sono:
·
L’incertezza del risultato;
·
La ripetibilità dell’esperimento;
·
L’equiprobabilità dei
risultati.
Cos’è un esperimento probabilistico?
Un esperimento
probabilistico è un tentativo che, all’interno di un certo numero di possibili
risultati, può avere o meno un determinato esito.
Il lancio di un
dado è il più classico degli esperimenti probabilistici. Infatti, in questo
caso il tentativo (detto anche prova o esperimento casuale) è rappresentato dal
lancio del dado. Per prova si intende un esperimento in cui sono noti i
risultati possibili che possono ottenersi, ma non quello particolare che si
presenterà.
Inoltre, l’esperimento casuale può essere semplice o strutturato a
seconda della complessità dell’esperimento posto in essere. Ad esempio, è
strutturato un esperimento che prevede la realizzazione di più tentativi: quante
volte su 10 prove il risultato il lancio del dado darà come risultato la faccia
N° 6?
L’evento è uno dei
possibili risultati che la prova può generare. L’insieme degli eventi possibili
è denominato “spazio campione” e si indica con “Ω”. Dunque, tornando al
classico esempio del lancio del dado i risultati possibili sono 6: infatti il
dado è composto da 6 facce.
Inoltre, gli eventi
possono essere
soggetti a:
·
Unione, indicata con il simbolo
“U”;
·
Intersezione, indicata con il
simbolo “∩”;
·
Negazione,
indicata con il simbolo “─”.
Questi sono i 3
eventi fondamentali nello studio delle probabilità e saranno molto utili per
giungere al nostro obiettivo: scommettere con razionalità, ovvero con l’ausilio
di un metodo scientifico. Infatti, tra tutti gli eventi possibili generati da
una prova, il nostro studio sarà determinate per individuare gli eventi più probabili.
La probabilità è un
numero, compreso tra 0 e 1, che viene associato ad ogni evento generato da una
data prova e misura il grado di possibilità associato a quell'evento. Per
indicare la probabilità dell’evento si usa il simbolo: P(A).
La definizione
classica di probabilità definisce quest’ultima come il rapporto tra il numero
dei casi favorevoli all’evento e il numero dei casi possibili.
Le condizioni per
la validità dell’assunto precedente sono:
1.
Necessità: almeno un evento si
verificherà;
2.
Incompatibilità: solo un evento si
verificherà;
3.
Equiprobabilità: ogni evento ha la
stessa probabilità di verificarsi.
Un teorema è
un’affermazione sul reale che può essere dimostrata. Nel caso specifico, sarà
l’algebra di Boole ad essere fondamentale per la dimostrazione.
Condizioni:
1.
Dati i due eventi A e B si dice che B condiziona A, e si scrive (A|B), se il verificarsi di B
altera la probabilità che si verifichi A;
2.
L'evento condizionato (A|B) si
legge anche: A dato B. L'evento A è detto evento condizionato, mentre B viene detto condizionante.
3.
Affinché A sia condizionato da B questo secondo
evento deve verificarsi prima di A per cui vi è un ordinamento temporale da B
ad A.
In definitiva,
possiamo assumere la probabilità condizionata P(A|B) come:
Probabilità: ultime nozioni fondamentali
Legge delle
probabilità totali
La legge delle
probabilità totali è necessaria per capire come e quando muoversi all’interno
dell’ambito delle scommesse: ti sei mai chiesto quante probabilità hai di
riscuotere la tua “bolletta”? La legge delle probabilità totali è in
grado di rispondere a questo quesito. Infatti, immaginando una fantomatica
scommessa, se il premio si attesta a 3,00€ significa che la probabilità che
l’evento si verifichi è pari al 33,3%, ovvero a 1/3,00=0,333.
La legge delle
probabilità totali permette di individuare la probabilità che un evento, legato
ad altri possibili accadimenti, si verifichi o meno.
Come scommettere?
Un errore molto
diffuso nel mondo delle scommesse è quello di essere
attratti dall’elevato premio offerto da un risultato. Ovviamente, il
premio pagato è inversamente proporzionale alla probabilità che l’evento si
verifichi.
In pratica se la
scommessa paga 10, la probabilità che lo scommettitore ottenga quel premio è
pari a P(A)=1/10 = 0,1; dunque il giocatore ha il 10% di possibilità che
l’evento si verifichi.
In sintesi, avere
il 10% di possibilità che un evento si verifichi significa non
vincere. L’approccio che tramite questo breve
prontuario dello scommettitore, da me realizzato, voglio che tu, giocatore
seriale o saltuario che sia, intraprenda, è quello della scommessa
sostenibile, ovvero quel tipo di giocata che abbandona gli aspetti più
folcloristici e scaramantici della scommessa stessa per avvicinarsi ad un approccio scientifico.
Vincere facile, vincere spesso: il metodo
della formica
Il metodo della
formica qui esposto è una soluzione molto efficace che ho elaborato per lo
scommettitore che vuole vincere, ma non rischiare il proprio capitale.
L’idea è quella di
scommettere su tre risultati che abbiano una probabilità
di verificarsi vicina all’83,3%. In pratica, si tratta di tre risultati pagati
intorno ad una quota pari a 1.2, quindi molto probabili.
Probabilissimo
P(A)=
(1-0.75)
|
Probabile
P(A)=(0.75-0.5)
|
Poco
probabile
P(A)=(0.5-0.25)
|
Improbabile
P(A)=(0.25-0)
|
Tabella 1 Probabilità per classi
Giocare una
schedina con questo metodo implica vincere poco sì, ma
spesso; ed è questo ciò a cui noi miriamo. Ovviamente è necessario
scommettere investendo una cifra leggermente più alta rispetto alla classica
giocata da 2€. Nel nostro caso, investiremo una somma pari a 10€.
Immaginiamo la
possibile schedina.
Partita
(squadra di casa)
|
Vittoria
|
Pareggio
|
Sconfitta
|
1°
|
1.2
|
3
|
8
|
2°
|
1.2
|
3
|
8
|
3°
|
1.2
|
3
|
8
|
Seguendo il nostro
metodo, è ovvio che i risultati più probabili siano quelli relativi alla
vittoria della squadra che gioca in casa.
La somma che
andremmo a riscuotere giocando questo tipo schedina è:
1.20 x 1.20 x 1.20 = 1.728
1.20 x 1.20 x 1.20 = 1.728
Moltiplicando 1.728
per 10, otterremmo 17.28 €. In pratica, giungeremmo ad un raddoppio del
capitale.
Il risultato, a primo acchito, sembrerebbe
banale ma in realtà non lo è. Infatti, il metodo qui proposto propone al
giocatore di puntare su almeno due schedine dello
stesso genere usando lo stesso metodo.
Quindi, nel caso in
cui le due schedine andassero in porto il giocatore riuscirebbe a portare a
casa ben 34.56€ investendone 20. La probabilità che
le due schedine si verifichino singolarmente è:
P = 0.83 x 0.83 x 0.83 = 0.5718
Dunque, la
probabilità che le due schedine si verifichino è del 57.18%. Una probabilità
piuttosto elevata considerando che siamo vicini al raddoppio del capitale.
Inoltre, usando la
formula di Bernulli, possiamo individuare la probabilità che ambedue le schedine
giungano in porto, ovvero il 32.7%.
In
sostanza, la possibilità di incassare almeno una schedina è molto alta e di
incassarne due non è troppo bassa. In più, nel caso
in cui una delle due schedine dovesse fallire l’altra permetterebbe di
compensare la perdita. Ovviamente, maggiore è il numero di schedine giocate,
maggiori saranno le possibilità di incassare una cifra che vada a soddisfare lo
scommettitore. Infatti, non bisogna dimenticare che ogni schedina ha più del 50%
di possibilità di verificarsi. Tuttavia, la probabilità che tutti gli eventi si
verifichino simultaneamente diminuisce con l’aumentare del numero di
eventi.
In effetti, sembra
che l’equilibrio ideale si raggiunga puntando su tre
schedine diverse usando lo stesso metodo. Infatti, in questo modo è
possibile tutelare il nostro investimento e puntare – ed è quello che ci
interessa – a ottenere denaro facile con semplici accorgimenti.
Fondamentalmente, la scelta tra una, due o tre schedine va fatta in base al
proprio budget. Comunque ciò non toglie che il metodo
qui esposto è di sicura efficacia.
Validità
del Metodo
Per dimostravi la
bontà del metodo pocanzi esposto, propongo alcuni esempi. Analizziamo quindi la 25 giornata di campionato di Serie A dell’annata 2018/2019. Quest’ultime,
dimostrano l’efficacia e la validità del metodo[3], infatti investendo sui tre
risultati più probabili sarebbero andate a buon
fine ed è molto probabile che anche le giornate a seguire avrebbero rispettato
tale pronostico.
Giornata 25
| |||||
24.02. 20:30
|
Fiorentina
|
Inter
|
3 : 3
| ||
24.02. 18:00
|
Parma
|
Napoli
|
0 : 4
| ||
24.02. 15:00
|
Bologna
|
Juventus
|
0 : 1
| ||
24.02. 15:00
|
Chievo
|
Genoa
|
0 : 0
| ||
24.02. 15:00
|
Sassuolo
|
Spal
|
1 : 1
| ||
24.02. 12:30
|
Sampdoria
|
Cagliari
|
1 : 0
| ||
23.02. 20:30
|
Frosinone
|
Roma
|
2 : 3
| ||
23.02. 15:00
|
Torino
|
Atalanta
|
2 : 0
| ||
22.02. 20:30
|
Milan
|
Empoli
|
3 : 0
|
In pratica,
ipotizzando che ogni singolo evento sia
quotato a 1.2 – il che sembra oggettivamente sottostimare la complessità di
alcune partite – sarebbe possibile intascare ben 86.4€ in sole 5 giornate.
Ovviamente, il dato fa riferimento ad una singola giocata composta da tre
eventi per giornata.
La successione di Fibonacci
Fibonacci –
matematico italiano detto Leonardo da Pisa –, con il suo Liber
Abaci, fu uno dei primi studiosi a introdurre nel mondo occidentale il
sistema numerico decimale. Oltre ad avere contribuito in modo decisivo a questo
epico cambiamento nella storia della Matematica, Fibonacci studiò le proprietà
delle quattro operazioni (somma, sottrazione, divisione e moltiplicazione) e
alcune caratteristiche di numeri “particolari”, come i numeri perfetti o i
numeri primi. Nel dodicesimo capitolo, Fibonacci introdusse inoltre un metodo
per ricavare una successione numerica: in seguito, questa successione verrà
ricordata proprio con il nome di successione di Fibonacci.
Di cosa si tratta?
In breve, la
successione di Fibonacci si occupa di individuare una relazione in una
successione di numeri tra un numero e i due numeri che lo precedono.
Usando
la successione di Fibonacci è possibile individuare un giusto equilibrio
all’interno del mondo delle scommesse. Immaginiamo
di investire sulla solita scommessa composta da tre eventi quotati a 1.2, sulla
quale puntiamo la solita cifra: 10€. Quindi, la bolletta paga circa 17
euro.
Se i tre eventi si
verificano portiamo a casa l’intera posta e quindi continuiamo a scommettere
usando lo stesso principio sulle prossime scommesse. Il problema si pone quando
cambiano le condizioni, ovvero la nostra scommessa fallisce. In questo caso per
recupere il denaro perso con la scommessa precedente è possibile – oltre che
utile – raddoppiare la posta in gioco se ci si trova al secondo
tentativo, triplicare la posta in gioco se ci si trova al terzo, quintuplicare
se ci si trova al quinto e così via seguendo la successione di Fibonacci.
Ovviamente il
metodo qui esposto non dà la certezza matematica di ottenere dei guadagni, ma
tendenzialmente nel lungo periodo si riducono – e di molto – le possibilità di
accusare delle perdite. Insomma, è un ottimo modo per tutelare le proprie
giocate. Tra l’altro, questo sistema può essere tranquillamente applicato al
Metodo esposto in precedenza con la differenza che la somma investita sarebbe
più alta, ecco perché consiglio di rimanere ancorati ad una singola giocata
composta dai classici tre eventi ed evitare la combinazione tra le due
metodologie. In definitiva, considero i due metodi combinabili ma non ne
consiglio l’effettiva fusione.
Esempio pratico
La mia giocata punta su 3 risultati quotati
intorno a 1.2 con una probabilità che gli eventi si verifichino simultaneamente
pari al 57.87%
·
La prima schedina va in porto e
investendo 10€ ne ottengo 17.28.
Visto che la scommessa è andata in porto continuo
ad applicare lo stesso metodo anche nella prossima scommessa.
·
La seconda schedina non ottiene il
risultato sperato. Ho perso 10 euro.
In questo caso, avendo buttato via 10€ devo
puntare a recuperare la somma investita.
·
La terza schedina avrà come
riferimento sempre tre eventi quotati a 1.2, ma la somma investita questa volta
sarà più alta, ovvero 20€.
Vincendo la schedina, recupero la perdita
precedente e ottengo un guadagno pari a 34.56€. Se anche questa schedina non va
in porto, non bisogna disperare. Infatti, basterà investire sulla successiva
bolletta una somma pari a 50€ tenendo fede alla successione di Fibonacci,
quindi puntando al guadagno. La legge dei grandi numeri dà ragione al nostro
motivato ottimismo.
·
Una volta vinta la schedina si
ritorna al punto di partenza.
Tendenzialmente, il
metodo è piuttosto sicuro in quanto l’investimento punta su eventi molto
probabili.
Un consiglio che
sento di dare è quello di evitare di incaponirsi su una squadra specifica o su
un giocatore in particolare. Infatti, nulla vieta ad un evento di infrangere le
leggi statistiche e impedire alla nostra giocata di dare un risultato positivo.
Di conseguenza, è importante ruotare le squadre – se parliamo di sport di
squadra – specie se queste inceppano in periodi particolarmente negativi.
Conclusioni
Il testo qui
esposto ha il compito di fornire al lettore gli strumenti utili per comprende
al meglio il mondo delle scommesse. Se letti con attenzione, gli argomenti qui discussi
possono essere molto utili al giocatore che intende migliorare la metodologia
con la quale scommette.
Infatti, la
probabilità è all’origine di tutte le cose. L’universo, la terra ed ogni essere
vivente devono ringraziare la dea bendata (anche detta statistica) per essere
qui, hic et nunc.
Detto questo, se
sei arrivato fin qui avrai capito cos’è e come si calcola la probabilità che un
evento si verifichi e mi auguro che le nozioni apprese ti siano utili per i
fini che vuoi perseguire.
In bocca al
lupo!
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